I proverbi sono la memoria delle generazioni passate.
I proverbi ci ammaestrano e ci guidano.
Qui abbiamo raccolto moltissimi detti e proverbi antichi.
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Tutti i proverbi per lettera
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Lettera A
A buon intenditor, poche parole.
A carnevale ogni scherzo vale.
A casa sua ognuno è re.
A caval donato non si guarda in bocca.
Acqua di giugno rovina il mugnaio.
Acqua passata non macina più.
A far la barba si sta bene un giorno, a prender moglie si sta bene un mese, ad ammazzare il maiale si sta bene un anno.
A lavar la testa all’asino ci rimetti acqua, fatica e sapone.
A lingua doppia non s’ha da credere.
Al cuor non si comanda.
Al villano se gli dai un dito si prende tutta la mano.
A mali estremi estremi rimedi.
Ambasciator non porta pena.
A Natale con i tuoi, a Pasqua con chi vuoi.
Anno bisesto anno funesto.
Anno nuovo, vita nuova.
A ogni santo la sua festa.
A pagare e a morire c’è sempre tempo.
A pensar male c’è sempre tempo.
Aprile dolce dormire.
Arriva marzo pazzerello: esce il sole e prendi l’ombrello!
A San Martino ogni mosto si fa vino.
Lettera B
Bacco, Tabacco e Venere, riducon l’uomo in cenere.
Batti il ferro finché è caldo. Buon sangue non mente.
Lettera C
Campa cavallo che l’erba cresce.
Can che abbaia non morde.
Carta canta e villano dorme.
Chi ben comincia è alla metà dell’opera.
Chi dice donna, dice danno.
Chi di spada ferisce, di spada perisce.
Chi di speranza campa, disperato muore.
Chi disprezza, compra.
Chi dorme non piglia pesci.
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Chi ha i soldi non è mai generoso. Se fosse generoso non avrebbe i soldi.
Chi ha tempo non aspetti tempo.
Chi la dura, la vince.
Chi la fa l’aspetti.
Chi lascia la via vecchia per quella nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova.
Chi nasce dalla gatta piglia i topi.
Chi nasce tondo non può morir quadrato.
Chi non intende la propria scrittura è un asino di natura.
Chi non muore si rivede.
Chi non risica non rosica.
Chi non sa fare, non sa comandare.
Chi parla poco, dice tanto.
Chiodo scaccia chiodo.
Chi rompe paga e i cocci sono i suoi.
Chi ruba poco va in galera, chi ruba tanto fa carriera.
Chi sa fa e chi non sa insegna.
Chi semina vento raccoglie tempesta.
Chi si contenta gode.
Chi si fa i fatti suoi, campa cent’anni.
Chi si loda si sbroda.
Chi si somiglia, si piglia.
Chi t’accarezza più dell’usato, o t’inganna o ti ha già ingannato.
Chi tace acconsente.
Chi tardi arriva, male alloggia.
Chi troppo la tira la spezza.
Chi troppo vuole, nulla stringe.
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
Chi va piano va sano e va lontano.
Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle.
Col fuoco, con la donna e con il mare, c’è poco da scherzare.
Con i se e con i ma la storia non si fa.
Con le buone maniere si ottiene tutto.
Cresci figli e cresci porci.
Cuor contento il ciel l’aiuta.
fonte: sapevatelo.org
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